Celiachia e Sensibilità al Glutine: Differenze e Trattamenti
- saralelii
- 13 feb
- Tempo di lettura: 2 min
La celiachia e la sensibilità al glutine sono due condizioni che possono creare confusione, ma con un'analisi attenta è possibile distinguerle. Vediamo insieme cosa sono e come si differenziano.
Sensibilità al Glutine: Cos’è e Come si Riconosce
La sensibilità al glutine è un disturbo relativamente nuovo e si manifesta con una serie di reazioni negative al glutine che non rientrano nella classica “allergia al grano”. I sintomi più comuni includono gonfiore addominale, diarrea, dolori addominali, difficoltà di concentrazione, e dolori articolari o muscolari. Questi sintomi possono sembrare simili a quelli della celiachia, ma ascoltando attentamente i pazienti, il professionista riesce a capire se si tratta di sensibilità al glutine non celiaca (SGNC) o di celiachia vera e propria.
Attualmente non esistono test specifici per diagnosticare la SGNC. Il medico si basa su un’attenta valutazione clinica e, talvolta, su un test di riesposizione al glutine. La ricerca su questa condizione è in continua evoluzione, specialmente dopo il Congresso Internazionale sulla Sensibilità al Glutine di Londra nel 2011. In sintesi, chi ha la SGNC non è celiaco né allergico al grano, e la biopsia intestinale non mostra danni come avviene nella celiachia.
Celiachia: Cos’è e Come Si Manifesta
La celiachia è una malattia autoimmune che rende il corpo intollerante al glutine, una proteina presente in frumento, segale, orzo, farro e avena. Le persone geneticamente predisposte sviluppano una reazione immunitaria quando consumano cibi contenenti glutine, che danneggiano l’intestino, riducendo la capacità di assorbire i nutrienti.
In caso di celiachia, il corpo non digerisce completamente la gliadina, una componente del glutine. Quando l’intestino ha dei "buchi", come accade nei celiaci, frammenti di gliadina possono passare attraverso la barriera intestinale e innescare una risposta immunitaria che danneggia il tessuto intestinale.
Le Diverse Forme di Celiachia
La celiachia può manifestarsi in vari modi:
- Classica: diarrea cronica e ritardo della crescita, che si presenta subito dopo lo svezzamento.
- Atipica: esordio più tardivo con sintomi sia intestinali che extra-intestinali (come carenza di ferro, osteoporosi, perdita di capelli, diabete).
- Silente: assenza di sintomi evidenti, ma la persona è comunque affetta dalla malattia.
- Potenziale: non ci sono alterazioni visibili nell’intestino, ma ci sono segnali genetici che predispongono alla celiachia in futuro. In questo caso, il trattamento non prevede la rimozione del glutine, ma sono consigliati controlli regolari.
Genetica della Celiachia
La celiachia ha una forte componente genetica. La predisposizione si lega in particolare agli antigeni HLA-DQ2 e HLA-DQ8, presenti nel 95% dei celiaci. Sono stati identificati oltre 39 geni associati alla celiachia.
Diagnosi della Celiachia
Se un paziente presenta sintomi sospetti, i medici utilizzano test per rilevare anticorpi contro la gliadina: l’endomisio e la transglutaminasi. Se i risultati sono positivi, si procede con una biopsia intestinale per confermare la diagnosi.
Trattamento
L’unico trattamento efficace per la celiachia è una dieta completamente priva di glutine. Non esistono farmaci specifici per curare questa malattia. Fortunatamente, oggi esistono molti più cibi senza glutine rispetto a qualche anno fa, quindi seguire questa dieta non significa “essere malati”, ma fare delle scelte alimentari consapevoli e sicure per la propria salute.
In sintesi, se sospetti di avere una delle due condizioni, è importante rivolgersi a un medico
o nutrizionista per una valutazione accurata e un percorso terapeutico su misura.
